Home Blog Alternative data nel ...

Alternative data nel risk management per gli ESG

FinScience

di Valerio Sabelli

Nonostante la sempre maggiore mole di dati relativi alle ESG performance, gli investitori necessitano di ulteriori informazioni per calcolare efficacemente il rischio relativo a tale ambito. Le alternative data source possono aiutare a colmare questo vuoto, aiutandoci ad identificare le aziende migliori su cui puntare per ottimizzare i nostri rendimenti.

Con il giusto mix e confronto tra informazioni “ufficiali” fornite dall’azienda e quelle ottenute tramite vie alternative (analizzate, filtrate, interpretate, ponderate e integrate tra loro) si può puntare a risultati ottimali nelle nostre attività di risk management.

Cosa sono le ESG performance e gli alternative data

Le ESG performance forniscono degli insight sulle posizioni attuali e future di un’azienda relativamente a varie tematiche. Oltre ai criteri Environmental che si focalizzano sull’impatto dell’operatività dell’azienda sull’ambiente – ad esempio in termini di emissioni – rivestono un ruolo importante anche i criteri Social, focalizzati sul trattamento di impiegati e clienti. Ultimi, ma non per importanza, i criteri di Governance indicano quanto l’azienda segua best practice in termini etici e di trasparenza relativamente alla contabilità e alla scelta degli organi direttivi

Con Alternative data ci si riferisce ad informazioni tendenzialmente utilizzate da gestori di fondi e da altri professionisti nel settore degli investimenti allo scopo di scegliere i migliori asset nel proprio portfolio. Altre caratteristiche di questi dati sono la loro provenienza (sono spesso pubblicati da fonti esterne alla compagnia) e la loro mole: vengono infatti categorizzati come big data e – in quanto tali – sono processabili in modo ottimale con metodologie di artificial intelligence.

Tra le fonti di alternative data possiamo annoverare dati più strettamente finanziari, come transazioni e bilanci, ma anche letture di sensori, satelliti, record pubblici e – ovviamente – internet o social network in generale.

Risk management su ESG con gli alternative data

Grazie alla preziosa attività dei data broker e delle compagnie che si occupano di ricavare e pre-processare gli alternative data, le informazioni (spesso poco strutturate, diversificate e poco leggibili) sono rese disponibili as a service ai vari investitori per contribuire ai loro processi decisionali.

Molto spesso, le aziende pubblicano report in cui dipingono situazioni rosee in termini di sostenibilità ambientale o economica, manutenzione degli impianti, sicurezza sul posto di lavoro o disponibilità di risorse (materiali o finanziarie). Per poter identificare se sono presenti delle discrepanze – anche a livello di dettaglio più fine – tra le informazioni reali e quelle dichiarate possiamo utilizzare gli alternative data. Ma da quali fonti possiamo andare ad attingere?

Foto satellitari che mostrano la situazione idrogeologica di una certa regione, con layer sovrapposti che mostrano la posizione di principali frane o inondazioni e quella dei principali siti produttivi di un’azienda possono fornirci un indicatore di rischio in tal senso.

Analisi dei principali trend di mercato, della percezione esterna di un’azienda e del suo posizionamento sul mercato possono aiutare a prevedere flessioni nei ricavi, e quindi nei nostri rendimenti.

Anche rumors sul lancio di nuovi prodotti, notizie di problemi di bilancio o quotazioni in borsa di potenziali competitor possono contribuire in modo decisivo al crollo o al decollo delle quotazioni di un’azienda.

Infine, considerati gli avvenimenti degli ultimi due anni, l’esposizione di un’azienda o di un intero settore (come quello degli eventi pubblici o dell’indotto turistico) al blocco delle attività dovuto a Covid-19 è un fattore fondamentale per stimarne le prospettive future.

Di tutti questi aspetti tengono conto software appositi, che sfruttano le informazioni acquisite per monitorare proattivamente e costantemente la reputazione ESG della nostra azienda o di quelle nel nostro portfolio. Sulla base di score company-generated e stakeholder-generated, saranno penalizzate nella valutazione quelle società che mostrano una maggiore discrepanza tra le due stime e premiati i prospect più promettenti.