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Comunicare la sostenibilità con gli Alternative Data

FinScience

Da anni investitori, analisti e fornitori di servizi come agenzie di rating e organizzazioni di ricerca tentano di ottenere un’immagine completa delle attività, dei rischi e delle attività connesse alle società, sia quotate che non. La sfida principale è data dalla presenza di fattori esterni che influenzano il valore dell’impresa e che potrebbero non essere adeguatamente coperti dai report finanziari standard.

Una prospettiva di rendicontazione che va oltre i “semplici” fattori finanziari – comprese le considerazioni ambientali, sociali e di governance (ESG) – consente alle parti interessate di effettuare valutazioni più informate sulla capacità di un’azienda di creare e sostenere valore.

Gli Alternative Data sono conosciuti principalmente per la loro capacità di individuare alpha finanziari, attraverso il monitoraggio delle informazioni in tempo reale, informando per primi su eventuali situazioni di rottura nel mercato.

Ma questo non è l’unico loro impiego: anche altre aree aziendali oggi sfruttano i feed provenienti da social media come Twitter e Facebook; questo è ormai “de facto” il flusso di informazioni dei giorni nostri. Gli obiettivi perseguiti dai diversi reparti societari sono differenti, ma la proposizione di valore sottostante è la stessa per tutti: trarre vantaggio dall’avere le informazioni più recenti e attendibili.

Prendiamo i dipartimenti delle comunicazioni, ad esempio, dove le informazioni sono fondamentali e i rischi relativi alla reputazione devono essere ridotti al minimo. I responsabili della comunicazione all’interno delle aziende “trafficano” comunemente informazioni societarie; le passano ai media tradizionali, spingono dall’interno attraverso le campagne di marketing, ma gestiscono anche i contraccolpi derivanti dalla pubblicità negativa.

Si tratta di un passaggio fondamentale: per quanto le politiche attuate dal management possano avere successo, un’incompleta o errata distribuzione delle notizie societarie non permetterà di trarne pieno vantaggio.

Il pubblico interessato: investitori e data analyst

La CSR e i report sulla sostenibilità soddisfano le esigenze di informazione di molti stakeholder con differenti aspettative su un ampio ventaglio di argomenti.

Gli investitori e gli analisti finanziari sono infatti attori economici con esigenze e aspettative distinte: sia gli investitori che gli analisti sono principalmente interessati ai fattori ESG più “materiali”, cioè che presentano un impatto significativo sul valore dell’azienda.

La materialità è definibile in termini di rischi (ad esempio sanzioni, cause legali, reputazione) e opportunità (es. prodotti, mercati, aree geografiche).

Comunicare la sostenibilità in modo efficace

La trasparenza da parte degli investitori è un fattore importante che permette agli stakeholder di individuare le organizzazioni (asset owner e gestori di investimenti) realmente attive e strutturate sul tema degli investimenti sostenibili.

La semplice pubblicazione di una DNF (Dichiarazione di carattere non finanziario), pur se completa di tutte le informazioni, non è sufficiente: è necessario che il contenuto sia portato a conoscenza del pubblico di riferimento nella maniera più efficace possibile.

Sono diverse le società che, pur se attivamente impegnate sul tema della sostenibilità, non comunicano in modo efficiente le loro strategie; questo significa che non stanno sfruttando il potenziale vantaggio competitivo derivante da politiche positive su questioni di particolare interesse sociale.

L’importanza di saper comunicare

Il paradosso è che un’azienda meno impegnata su questi temi ma dotata di un piano di comunicazione più efficace riuscirà a dare un’immagine migliore di sé tramite la diffusione delle proprie strategie nel mondo digitale.

In ragione di ciò, è necessario un costante monitoraggio della rete: un tweet può muovere i mercati e modificarne sensibilmente e in modo repentino l’andamento. Per qualsiasi professionista delle comunicazioni, trascurare il ruolo essenziale dei social media (e più in generale, del web) nelle comunicazioni aziendali, la comunicazione finanziaria e la galassia dei rapporti con gli investitori sarebbe un rischio.

Per questi motivi, un analista non può fare a meno di tenere conto dei dati provenienti dal web, attraverso i quali ha la possibilità di misurare l’efficacia delle campagne di marketing e comunicazione aziendale.

Ciò è possibile tramite l’utilizzo dei set di Alternative Data, dai quali si estrapolano informazioni attendibili per poter indirizzare le strategie di comunicazione (e i relativi investimenti) nella maniera più efficace; il formato e la granularità dei dati dovranno comunque tenere conto dell’uso specifico delle informazioni da parte degli investitori.