di Eugenio Ciamprone
Rispetto a qualche anno fa quando l’investimento sostenibile e socialmente responsabile richiamava un ambito tipicamente etico, oggi la sostenibilità è una caratteristica necessaria per ogni azienda che vuole competere nel mercato e attrarre investimenti.
Da quando la sostenibilità è salita al primo posto dell’agenda politica, in primis dell’Unione Europea, con gli impegni di miglioramento dell’efficienza energetica, riduzione dei gas serra e aumento di consumo energetico derivante da fonti rinnovabili da raggiungere entro il 2030, anche le aziende hanno convertito il loro orientamento in modo da perseguire tali obiettivi.
Con il Piano d’Azione del 2018, la Commissione Europea ha creato le condizioni per favorire la crescita sostenibile e gli investimenti in progetti sostenibili attraverso l’integrazione dei criteri ambientali, sociali e di governance (ESG – Environmental, social and corporate governance).
Uno degli aspetti principali legato al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 è sicuramente quello del monitoraggio dell’attuazione delle azioni: come misurare la sostenibilità?
L’Unione Europea ha istituito un sistema di classificazione (Tassonomia) al fine di fornire alle imprese e agli investitori un linguaggio comune per individuare le attività economiche che possono essere considerate ecosostenibili.
Il sistema introduce dei KPI e crea nuovi indici di riferimento per gli investimenti sostenibili che possa consentire il confronto e la misurazione dell’impronta ambientale e la trasparenza riguardo l’inclusione dei fattori ESG – ambientali, sociali e di corporate governance – nei processi aziendali.
Per le aziende, dunque, è necessario avere a disposizione dei modelli per la misurazione della sostenibilità e l’analisi delle performance ESG, i quali possano garantire alle stesse una crescita rispettando il corretto posizionamento rispetto agli obiettivi dell’Agenda 2030.
Misurare la Sostenibilità Aziendale
Il controllo e il monitoraggio dei risultati delle politiche sviluppate per l’adozione degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 è assegnato all’High-level Political Forum on Sustainable Development (HLPF), di cui fanno parte tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite.
L’Agenda definisce 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs – Sustainable Development Goals) da raggiungere entro il 2030, che rappresentano una vera e propria bussola per i paesi e le aziende. Tali obiettivi sono articolati a loro volta in 169 target e 240 indicatori che permettono la misurazione e il costante monitoraggio delle azioni volte al raggiungimento degli obiettivi stessi.
Gli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 sono:
- Porre fine alla povertà in tutte le sue forme;
- Azzerare la fame, realizzare la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere l’agricoltura sostenibile;
- Garantire le condizioni di salute e il benessere per tutti a tutte le età;
- Offrire un’educazione di qualità, inclusiva e paritaria e promuovere le opportunità di apprendimento durante la vita per tutti;
- Realizzare l’uguaglianza di genere e migliorare le condizioni di vita delle donne;
- Garantire la disponibilità e la gestione sostenibile di acqua e condizioni igieniche per tutti;
- Assicurare l’accesso all’energia pulita, a buon mercato e sostenibile per tutti;
- Promuovere una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, la piena e produttiva occupazione e un lavoro decoroso per tutti;
- Costruire infrastrutture resistenti, promuovere l’industrializzazione sostenibile e inclusiva e favorire l’innovazione;
- Riduzione delle disuguaglianze tra i Paesi;
- Rendere le città e le comunità sicure, inclusive, resistenti e sostenibili;
- Garantire modelli di consumo e produzione sostenibili;
- Lotta al cambiamento climatico;
- Salvaguardare gli oceani, i mari e le risorse marine per un loro sviluppo sostenibile;
- Proteggere, ristabilire e promuovere l’uso sostenibile degli ecosistemi terrestri, la gestione sostenibile delle foreste, combattere la desertificazione, fermare e rovesciare la degradazione del territorio e arrestare la perdita della biodiversità;
- Promuovere società pacifiche e inclusive per lo sviluppo sostenibile, garantire a tutti l’accesso alla giustizia, realizzare istituzioni effettive, responsabili e inclusive a tutti i livelli;
- Rinforzare i significati dell’attuazione e rivitalizzare le collaborazioni globali per lo sviluppo sostenibile.
Un’azienda, dunque, per definirsi sostenibile non deve rispondere solamente ai criteri di impatto ambientale, bensì misurare anche il suo impatto economico e sociale.
In uno studio effettuato dall’Università Bocconi di Milano sono stati individuati degli indicatori in grado di misurare la sostenibilità di un’azienda: l’azienda deve essere innanzitutto conforme alle leggi e agli standard nazionali e internazionali che riguardano la sostenibilità. Deve misurare, inoltre, il consumo e la quantità di risorse e materie prime utilizzate e la quantità di rifiuti ed emissioni che ne derivano. Deve avere le idee chiare su quali sono gli effetti e gli impatti della sua attività sull’ambiente e sul sociale, e per fare questo, deve conoscere e monitorare anche ciò che viene fatto al di fuori dei confini aziendali, dal reperimento delle materie prime, al ciclo di vita del prodotto fino allo smaltimento dello stesso.
I fornitori utilizzano fonti di energia rinnovabile? Il prodotto può essere riciclato? Il trasporto quante emissioni di CO2 comporta? Un’azienda dunque è sostenibile se riesce a creare un sistema sostenibile, anche nel contesto sociale, dagli impatti sulla vita dei propri lavoratori e della comunità fino ai rapporti nazionali ed internazionali.
Misurare la sostenibilità con gli Alternative Data
Nella misurazione della sostenibilità di un’azienda, l’Intelligenza Artificiale può svolgere un ruolo decisivo: riuscire ad analizzare sia i dati interni all’organizzazione (come i dati tradizionali pubblicati dalle stesse aziende) che i dati “alternativi” esterni (come ad es. dati generati dagli stakeholder sul web), aiuta le aziende a posizionarsi correttamente rispetto agli obiettivi di sostenibilità.
L’utilizzo della data science e dell’Alternative ESG permette all’organizzazione di intercettare i target stabiliti nell’agenda politica e di avere una visione completa delle reali azioni messe in atto e degli effettivi risultati delle stesse nell’ambito dello sviluppo sostenibile. Scopri la metodologia FinScience