Home Blog Beyond Data: Beyond ...

Beyond Data: Beyond Meat.

Alessio Garzonio

Gli hamburger vegetali sono sbarcati in Borsa ed hanno avuto un successo solo apparentemente inaspettato. La società americana Beyond Meat, produttrice di sostituti della carne a base di proteine vegetali (fake meat), si è quotata sul Nasdaq la prima settimana di maggio e dopo un mese ha già conquistato il podio di miglior IPO del 2019, superando le ben più blasonate e chiacchierate Uber e Lyft. Qual è il segreto del successo di questa società? La somiglianza incredibile in aspetto, odore e sapore di questi prodotti vegetali rispetto alla carne. In questo modo anche il posizionamento della società verso la propria clientela, non solo vegana ma anche carnivora, ha riscosso un grande successo visti i primi dati di bilancio.

Era possibile prevedere questo successo? Gli Alternative Data avrebbero sicuramente aiutato ad individuare questo trend, in virtù del loro ruolo di intercettatori delle informazioni prima che diventino notizie. Ricordo che gli Alternative Data sono quell’insieme veramente “big” di dati estraibili da ambienti digitali come social, blog, forum, mappe e piattaforme di e-commerce, utilizzabili previo “intelligente” filtro, classificazione e “pesatura” in base a popolarità, sentiment, volatilità. 

A livello consumer, il software di Alternative Data Intelligence di FinScience aveva già individuato la tematica della fake meat come trend emergente circa un anno fa.

Il primo picco di diffusione a livello digitale (misurato dall’indicatore DPV, ossia Digital Popularity Value) è arrivato il 21 gennaio quando, attraverso l’individuazione dei weak signals (segnali deboli con alto potenziale di diventare forti, sulla base anche dell’autorevolezza della fonte), il software di FinScience ha intercettato l’informazione contenuta in https://mercyforanimals.org/beyond-meat-will-be-first-vegan-meat-company. Si trattava di un rumor sulla possibile quotazione di Beyond The Meat, accolta  con sentiment positivo da parte dei consumatori.

Durante il successivo mese di aprile l’informazione ha fatto registrare continui picchi di popolarità in ambito consumer (misurata dal DPV global), per poi passare a maggio in ambito finanziario (DPV investor) in occasione dell’effettivo sbarco a Wall Street il 3 maggio.

Questo trend di diffusione non si ferma però con la quotazione, ma raggiunge i massimi storici, sia in ambienti investor che consumer, il 30 maggio.

Il 10 giugno il valore finanziario di Beyond Meat ha raggiunto il suo massimo: +300% rispetto all’IPO.